APPIA
La strada venne creata da Appio Claudio Crasso detto in seguito Cieco (Appius Claudius Caecus) e da lui ne prese il nome. Fu costruita nel 312 a.C. quando Appio Claudio ricopriva la carica di censore e in concomitanza della seconda guerra Sannitica. Sulla via Appia non troviamo nessun monumento che commemori il suo costruttore, ad esclusione delle targhe, mentre frequenti sono i riferimenti nelle fonti letterarie.
La via in origine partiva dalla Porta Capena e in parte riutilizzando tessuti viari precedenti arrivava a Formia. In seguito con la costruzione delle mura aureliane possiamo dire che il suo itinerario extraurbano iniziava dalla Porta San Sebastiano. Nel 307 a.C. sotto il consolato di Appio Claudio la strada raggiunse la città di Capua secondo il progetto originario. La costruzione della strada rappresentava un'alternativa alla via Latina.
Inoltre per il fatto che era costruita sul versante marittimo, ma anche per la sua minore lunghezza, era meno esposta agli attacchi nemici e quindi rappresentava una via più rapida per raggiungere la Campania e l'Italia meridionale. Negli anni successivi la strada venne prolungata per soddisfare le esigenze di carattere militare, politico ed economico. Infatti dopo aver sconfitto Pirro (275 a.C.) e dedotto la colonia di Benevento la via Appia raggiunse questa città (268 a.C.) con la costruzione di un nuovo tratto di circa 49 chilometri.
In seguito altri prolungamenti furono effettuati fino a Venosa (colonia romana dal 291 a.C.) e poi fino a Taranto (entrata nell'orbita romana dal 272 a.C.) e Brindisi (dedotta come colonia romana dal 244 a.C.).
In seguito non possiamo dimenticare le vicende successive se si vuole avere coscienza di come sia diventata oggi l'antica "regina viarum".
In conclusione la via Appia per le sue caratteristiche di via a rapido scorrimento divenne l'asse viario fondamentale per le operazioni di conquista militare, per il processo di fondazione di nuove colonie, per i rapporti commerciali e per i viaggi. Per queste sue caratteristiche e per le particolari attenzioni che gli furono rivolte la via venne celebrata come nobilis, celeberrima, regina viarum.
LE STRADE ROMANE: Progetto definitivo del' "Le vie d'Italia" sono la ricostruzione delle seguenti strade: Flaminia (da Roma a Rimini); Appia (da Roma verso Taranto per l'oriente); Emilia (da Rimini a Piacenza); Cassia (da Roma a Bologna attraverso l'Etruria); Aurelia (da Roma in Liguria lungo il litorale tirrenico); Salaria e Valeria (da Roma fino all'Adriatico). Inoltre la Annia, la Augustea, la Postumia, la Claudia, la Latina, la Traiana e la Popilia.
Non ho escluso le grandi cittą interne alle vie principali romane, ma dislocate su "diverticoli romani" di primaria importanza. Questi diverticoli e queste cittą fanno parte del progetto "diverticoli romani" che compare nel sito stradari in home page.
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Ernesto Paleani